Lettera di un bambino…
So che tutti mi amano perché lo
dimostrano in ogni cosa, ovunque e in ogni rapporto che ci
unisce, ma per l’amore che nutrite per me e che io nutro per
voi, vorrei che mi deste la possibilità di essere libero di
crescere nel modo più naturale possibile, libero di giocare per
l’amore del gioco,
libero da tutti
gli obblighi del vostro mondo.
Lasciatemi
essere un bambino.
Non desiderate
che io raggiunga mete che forse saranno importanti per il
futuro: cercare di raggiungerle adesso potrebbe farmene mancare
altre che oggi io considero più importanti. Lasciatemi vivere
l’età che ho, perché sarò bambino una volta sola.
Non cercate di
programmare troppo la mia vita o la mia personalità, non
disperatevi per le mie sconfitte o, peggio ancora, non
sentitevene colpevoli.
La tristezza che
provo dopo la sconfitta scompare automaticamente non appena mi
si asciugano le lacrime e la dimentico del tutto appena ritorno
in campo, felice di giocare di nuovo e di essere un bambino.
Non cercate di
trionfare tramite me, non cercate di modellarmi a vostra
immagine e di farmi fare quello che non siete riusciti a fare
voi, non sprecate tempo prezioso,
sono un bambino,
felice di esserlo e di restarlo.
Cari genitori,
se desidero praticare uno sport, scegliete una società sportiva
che mi piaccia, dove un allenatore mi insegnerà ad essere un
buon giocatore, ma non oggi, perché adesso voglio fare quello
che mi piace e quello che so fare.
Non cercate di
fare di me un grande ragazzo, fate di me un buon bambino, un
bambino felice.
So che soffrite
quando gioco, ma non è necessario, perché io in quel momento
sono felice proprio perché gioco. Ogni tanto mi sembra che siano
gli altri, fuori dal campo, a battersi per noi, come se i
genitori, dirigenti e tifosi soffrissero per una vittoria che
non è stata ottenuta o per un gioco che vorrebbero perfetto, ma
che io non posso dare loro.
Datemi tempo e
cercate di capire che adesso le cose debbono andare così e che
nello sport, come in ogni altra cosa della vita, tutto giunge a
tempo debito.
Per favore
lasciatemi giocare da solo, lasciate che mi diverta a modo mio.
Sono un bambino,
non dimenticatelo, soltanto un bambino…
E sarò bambino
solo una volta nella mia vita! |